“Una generazione di cervelli euro-mediterranei pronti a fare il salto di qualità e a facilitare i processi di integrazione e di conoscenza”. Con questo messaggio, sintetizzato dal Presidente de la Chambre Tuniso-Italienne de Commerce et d’Industrie (CTICI) Mourad Fradi, si è conclusa la prima edizione del Master MEDI “La formazione come strumento per un’integrazione sostenibile” con un evento organizzato lo scorso 27 gennaio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi.
Il Master, organizzato da Eyes srl, Ente di formazione accreditato dalla Regione Lazio, ha per la prima volta portato nei luoghi dell’integrazione, i futuri attori, protagonisti e facilitatori dei processi di arricchimento e contaminazione tra culture diverse. Il tema centrale, condiviso dai partecipanti e che diventa il messaggio forte anche per le future iniziative, è la conoscenza, la voglia di conoscere ogni oltre pre-giudizio, base e stimolo per creare professionisti della multiculturalità e della promozione dei diritti umani.
“Lo spirito di questo Master è quello di occuparsi con coscienza dei temi migratori, della circolazione delle persone, in un’area che noi vorremmo centrale per l’Europa e per il mondo. Dobbiamo fare di tutto per lavorare insieme e per ridare al Mediterraneo la dignità che merita.” Questo il cuore del messaggio che ha lanciato l’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Raimondo De Cardona, intervenuto all’evento. “Insieme, con questa iniziativa, abbiamo fatto un piccolo passo avanti di un grande percorso, che io spero nei prossimi mesi ci porterà a migliorarci ancora. Servono persone con competenze e capacità di analisi per cercare di capire come gestire nuovi scenari in continua evoluzione e processi sociali e politici che vogliono tendere alla stabilizzazione dell’area mediterranea”.
Dal successo di questa iniziativa si parte per costruire, nei prossimi mesi, nuovi percorsi di integrazione, ampliando il ventaglio delle figure professionali che possono contribuire rendere ancor più solidi i rapporti tra l’Italia, la Tunisia e altri paesi che stanno avviando processi di stabilizzazione interna. Questo l’impegno assunto congiuntamente da EYES e dalla CTICI, che hanno proposto l’attivazione in parallelo di esperienze che possano portare in Italia giovani tunisini ad approfondire nuovi contenuti e nuove competenze per supportare lo sviluppo e la crescita socio-economica del nord-africa.